Ricompense: cosa fare e cosa non fare

Come evitare stress e spese inutili

Martina

Ultimo aggiornamento 2 anni fa

Le ricompense rappresentano un modo per stimolare la partecipazione al crowdfunding: incentivano gli indecisi a passare all’azione e ricambiano sotto forma di omaggio la donazione. 

Quali opzioni ci sono?

Le ricompense possono essere di vario tipo: simboliche, materiali o esperienziali.


Le ricompense simboliche sono le più semplici e tra quelle più apprezzate. 

Parliamo di ringraziamenti, citazioni e menzioni pubbliche. Generalmente hanno costi contenuti, se non nulli, ma permettono di creare un legame emotivo con i sostenitori. Si possono concretizzare in gesti semplici e personali come un sms o una mail che esprime gratitudine o in riconoscimenti pubblici, più o meno duraturi nel tempo, dalla citazione in un evento o su un post via social sino alla menzione in una targa o su una bacheca dei donatori nel luogo in cui sarà realizzato il progetto.


Le ricompense materiali consistono in prodotti (es. libri e album musicali), gadget e merchandising (es. magliette, spille, borse etc). Spesso queste sono più dispendiose in termini di risorse ed energie: coinvolgono costi di realizzazione e di spedizione/consegna, da non sottovalutare, soprattutto se il nostro bacino donatori si estende geograficamente su un vasto territorio.


Infine, le ricompense esperienziali consistono in attività che richiedono la partecipazione, fisica o da remoto, del sostenitore, parliamo ad esempio di incontri, laboratori, cene, eventi etc. 

Adatte per consentire il contatto diretto con i donatori e mostrare loro i progressi in itinere.

Come scegliere quelle più adatte al tuo progetto? Cosa fare e cosa non fare.

Le ricompense sono un ottimo modo per raccontare il tuo progetto, meglio quindi optare per qualcosa di coerente che coinvolga i sostenitori direttamente nella tua iniziativa.


Esempio: “se l’obiettivo è la pubblicazione di un libro, puoi condividere dei capitoli in anteprima, oppure permettere il pre-ordine della copia digitale o cartacea, oppure ancora l’invito alla presentazione del libro dove ritirare la copia firmata dall’autore etc.”


Per evitare inoltre spiacevoli rallentamenti e costosi imprevisti, saggio preferire ricompense convenienti. Meglio scegliere omaggi che non pesino troppo sul budget di spesa previsto, facili da realizzare (magari già previste dal tuo progetto) e semplici da gestire.


Esempio: “Oltre ai classici gadget o merchandising, se raccogli fondi per un evento, puoi offrire: l’opportunità di prenotare i biglietti per accedervi, i gettoni drink per il bar, l’invito esclusivo ad accedere al dietro le quinte per incontrare gli artisti oppure ad assistere all’anteprima dello spettacolo etc”.


ATTENZIONE in ogni caso a stimare correttamente le quantità e le modalità di consegna.


Tra le insidie più comuni, c’è il rischio di affrontare spese di gestione impreviste!


Scegli preventivamente se consegnare a mano gli omaggi o spedirli. La spedizione è sempre laboriosa: scegli con cura e per tempo imballaggio/packaging e quale servizio utilizzare in base alla destinazione. 

Costi e tempistiche possono variare molto e vanno organizzati con cura.


Per evitare inoltre di realizzare/acquistare ricompense in eccesso, che non si esauriranno con la campagna, puoi procedere alla stima effettiva delle quantità durante la raccolta stessa, quando avrai più chiaro il numero di sostenitori interessati ad un omaggio rispetto ad un altro.

Presentare le ricompense sulla pagina di raccolta: come vanno strutturate? 

Per prima cosa, immagina quali potranno essere le ricompense da offrire ai tuoi sostenitori. Non occorre individuare tante, 4 o 5 saranno più che sufficienti.


Presenta ogni ricompensa definendo un importo di donazione, un nome che possa essere puramente descrittivo o di fantasia, una descrizione per entrare nel dettaglio dell’omaggio in questione e una quantità, qualora la ricompensa avesse una disponibilità limitata.


Organizza le tue ricompense seguendo una struttura incrementale, dall’importo di donazione minore a quello maggiore. Partirai così da un importo di donazione più accessibile es. 10/20 euro fino ad arrivare a 50, 100, 500 fino anche a 1000 e passa euro. In questo modo il donatore è incentivato a contribuire in base alle sue disponibilità e al suo interesse.


Inoltre, per una presentazione davvero efficace, parla delle ricompense nella descrizione progetto con un paragrafo dedicato in cui potrai aggiungere foto, immagini e ulteriori dettagli come tempistiche e modalità di consegna e spedizione. 


Chiarire queste info ti aiuterà a stabilire le giuste aspettative nei sostenitori e facilitare una buona comunicazione. 


Ascolta il podcast dedicato a questo link: Crowdfunding in 5 minuti

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